Anime simili, fogli di carta, parole alla rinfusa si uniscono dettate dall’armonia interiore. Danno vita ai pensieri, ai sogni, alla voglia di libertà.
Anime simili, fogli di carta, parole alla rinfusa si uniscono dettate dall’armonia interiore. Danno vita ai pensieri, ai sogni, alla voglia di libertà.
Ore 17,30 sono appena uscito dal lavoro e sono alla stazione di Rogoredo
Sto passeggiando sulla banchina in attesa del treno, quando tra la gente scorgo Anselmo.
E’ un barbone di circa 65/70 anni, lo avevo conosciuto alla stazione di Pavia tempo fa, per caso. Mi aveva fatto compassione, in quell’occasione aveva rifiutato l’elemosina da un passante. Non voleva soldi, desiderava che qualcuno gli comprasse un panino, perché aveva davvero fame.
Ricordo che il passante lo cacciò via in malo modo. Involontariamente assistetti a quella scena, allora mi avvicinai e dopo essermi presentato entrammo nel bar della stazione dove gli comprai un panino e facemmo amicizia.
Ieri alla stazione di Rogoredo si è praticamente ripetuta l’identica situazione. Anselmo mi riconobbe subito e facendomi un sorriso a 32 denti si avvicinò e disse
-“Lo sai che non voglio soldi, poi gli altri me li rubano”
-“Lo so, mi ricordo”
-“Mi compri da mangiare? Ho tanta fame sono due giorni che non mangio”
-“Certamente”
Siamo entrati nel market della stazione, Anselmo era in preda alla gioia cosi come un bambino quando entra nel negozio dei giocattoli.
Subito la commessa si fece avanti per bloccarlo, temendo entrasse per compiere un furto
-“Il signore è con me, può comprare ciò che vuole, pago io stia tranquilla”
-“Ah?! Bene, in questo caso faccia pure” ribadì la commessa
Anselmo prese una porzione di pasta al forno ed una di tortellini, un po’ di pane ed una coca cola.
Con soli 9 euro, ho fatto un uomo felice.
-“Non ti abbraccio perché sono tutto sporco” -mi disse- “Tu sei un uomo veramente buono”
E dopo avermi salutato si allontanò alla ricerca di un angolo tranquillo dove mangiare.