Carboni ardenti…
chiusa tra braccioli scomodi di plastica grigio scuro.
Mi dibatto ingabbiata nell’ipocrisia,
fiumi di parole offendo l’intelletto.
Sorrisi sterili,
maschere di persone indegne
Il sole filtra appena dalle tende non lavate
e i vetri opachi.
Sogno il sole d’autunno sulla mia pelle.
La mente cerca altrove
il coraggio di accettare la farsa.
Osservo sguardi incollati al suolo,
vitrei, colpevoli, le bocche cucite.
Vorrei superare le gambe tese
che mi separano dalla libertà,
rifuggo le menzogne sparse sul tavolo marrone.
Mi contraggo,
mi indigno.
È finita, sono diversa, sono sola
…..ne sono fiera.