Danzano sinuose si allontanano, si riuniscono specchiandosi sulle pareti decorate dalle crepe del tempo. Mutano, trasformate dalla luce che filtra timidamente dalle finestre sguarnite di infissi. Sembrano fondersi poi rincorrersi in un moto perpetuo. Replicando all’infinito un vorticoso girotondo senza scoraggiarsi mai.