E il pensier mio
ripercorre le sabbiose spiagge
del lungo fiume
mentre s’ode il vento
fischiar tra le foglie
di vetusti pioppeti
che legionari romani
han visto calpestar
erbosi sentieri.
Gli stessi su cui tu seduto
hai riposato
nei pomeriggi assolati d’agosto
alla merce’ di giocosi raggi
trapassar le fresche ombre boschive.
Dolci ricordi conservati
dalle increspate acque
riemergono dai verdi canneti
mossi come onde gentili
dal vento delle lombarde terre.
Ti aspetterò così
con immutata pazienza
al soglio di San Gervasio
il tempo sarà testimone
della bontà del sentir mio.
Omaggio a Riccardo