Corro a piedi scalzi
rotolo nella sabbia.
Costruisco castelli
senza re e senza regine.
L’acqua li sommerge
trascinandoli sul
fondale variopinto
e misterioso.
Depredando un po’ di me,
indelebili restano le orme
nella mia mente.
I passi frettolosi che ho
compiuto ignorando
conchiglie per inseguire
la mia utopia
sono piccoli solchi
ormai invisibili.
…..
Corro incurante del vento che
sferza il mio viso.
Lascio che il mio corpo
venga lambito dalle onde
cullando la mia anima.
Mi lascio trasportare
quasi sopita verso il
nuovo orizzonte.