ZINGARI (di Mauro Montalto)

Nel chiarore della notte

Canti musiche e balli

Si fondono 

In ombre sinuose

Alla luce dei falò

Con fare sensuale

Si dimenano

Unendosi e poi lasciandosi

Come lingue di fuoco 

E la follia forsennata

Troneggia

Trai carri circostanti 

Le anime

 si liberano Dalle catene

Volando veloci come nubi

Nel cielo della notte

Osservo

E rimango attratto

Da questa gente 

Che non mi appartiene

Il loro vivere alla giornata

Mi affascina

Essere così 

Liberi da vincoli e regole

Assaporare la vita

Gustandola 

Come un pezzo di pane

Appena sfornato

Liberi dal cappio

Di regole imposte

Seguendo il regolare battere

dell’orologio della vita